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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

CRIPTOSFERA di Iain M. Banks: autore incensato, libro abbandonato

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Iain M. Banks è un autore cardine della fantascienza degli ultimi decenni. In particolare il suo ciclo della 'Cultura', incentrato su una società del futuro, utopica e progressista, è considerato uno dei migliori esiti della fantascienza più recente. Inoltre Iain M. Banks è anche un apprezzato scrittore mainstream . Date queste premesse, pur non avendo mai letto nulla di Banks, ho preso in mano Criptosfera sotto i migliori auspici. Ma le cose non sono andate come mi aspettavo. Fin dalle prime pagine il libro, che non fa parte del ciclo della 'Cultura' a cui ho accennato, mi ha lasciato perplesso. Personaggi, situazioni, ambientazioni, colpi di scena, di tutto di più, accatastato a confezionare un libro che pare una cattedrale barocca di quelle che ti fanno distogliere lo sguardo perché così piene da rendere insostenibile la vista d'insieme e ti fanno scappare perché temi ti crollino sul capo tutte quelle decorazioni, quegli aggetti, quegli addobbi. Mi ha ricord

LA DOCTA IGNORANTIA DI CHI HA VOTATO BREXIT

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(Visto l'andazzo temo che questo post piacerà a pochi. Ciononostante mi piacerebbe lo leggessero soprattutto coloro a cui non piacerà.) In questi giorni molto si è discusso, e tuttora si discute di vari aspetti della Brexit. Le asserzioni ripetute con maggiore intensità nei giorni scorse sono grossomodo queste: 1- Il referendum ha spaccato in due il regno Unito perché hanno scelto l'opzione Brexit il 52% dei votanti. 2- Il referendum ha spaccato in due il regno Unito perché la Brexit sarebbe stato votato della parte di popolazione più povera e ignorante. 3 - Il voto dei fautori del Leave è stato determinato innanzitutto dalla paura degli immigrati (paura del diverso + paura di chi ti ruba il posto di lavoro). 4 - Sotto il profilo economico le conseguenze per il Regno Unito e per il mondo saranno catastrofiche, o comunque avranno risvolti assai negativi. 5 - Sotto il profilo socio politico hanno vinto gli elettori più conservatori, più nazionalisti, più timorosi dei cambia

LA TERZA MEMORIA di Maico Morellini ovvero Dischi volanti su Imola (o quasi)

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(Da un pezzo non acquistavo Urania in edicola. Stavolta ho ceduto alla tentazione, un po' perché mi incuriosiva pubblicasse un autore italiano - ma non è la prima volta, per fortuna - un po' perché mi ha attirato la copertina apocalittica con San Pietro sullo sfondo.) La terza memoria  di Maico Morellini è un romanzo frutto di generi letterari diversi miscelati con abilità . Ambientato in un futuro imprecisato, successivo ad un evento chiamato il Disordine, presenta personaggi e vari elementi quasi fantasy (genere che non mi intriga più di tanto) condito da non poche situazioni contigue all'horror. Ecco quelli che considero i difetti di La terza memoria . Soprattutto all'inizio la storia mi è parsa condotta in maniera simile a un gioco di ruolo o a un videogioco, con personaggi privi di spessore, destinati a svolgere la funzione di pedina eterodiretta dal master/autore ai fini dell'intreccio da lui ideato. Una modalità narrativa che, purtroppo, mi pare oggi pa

LA TORRE di Uwe Tellkamp: c'era una volta la DDR, senza Ostalgie

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  C'era una volta la DDR (Deutsche Demokratische Republik ) un posto dove si viveva abbastanza male, come ci racconta il monumentale La Torre di Uwe Tellkamp, un romanzo di oltre 1.300 pagine (però scritto in grande e con spazi larghi). Der Turm , La Torre, era il quartiere di Dresda dove risiedeva la 'borghesia' intellettuale al tempo della DDR. Qui vivono tre protagonisti di questo romanzo, lo studente Christian, suo padre Richard, chirurgo, e lo zio Meno, redattore di una casa editrice legata al regime. La narrazione si snoda seguendo le tre direttrici date dalle vite dei protagonisti, che spesso si intersecano e sovrappongono disegnando un dettagliato e credibile spaccato della Repubblica Democratica Tedesca durante gli anni '80 fino alla caduta del regime. L'inizio del libro è un po' faticoso, il lettore caracolla attraverso dettagliate descrizioni, perché La Torre intende essere una ricostruzione pressoché totale – e senza Ostalgie – di un mondo p

LA LUNA È UNA SEVERA MAESTRA di Robert A. Heinlein: guerriglia in stile Che Guevara sulla Luna

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Se esistesse una classifica dei libri meritevoli di attenzione, ma di difficile reperibilità La Luna è una severa maestra (magnifico titolo) stazionerebbe ai primi posti in classifica. A dire il vero la primissima edizione, due numeri di Urania del 1966, si può recuperare piuttosto agevolmente, ma chi cerca l'unica traduzione parzialmente rivista (Urania Collezione del 2006), rischia di sudare sette camicie. La Luna è una severa maestra uscì nel 1966 negli Stati Uniti e nello stesso anno in Italia. Lo considero fra i più bei romanzi di fantascienza, senz'altro il migliore di Robert A. Heinlein . Per la cronaca, ha vinto il Premio Hugo, il maggior premio letterario fantascientifico, come miglior romanzo dell'anno. Il libro narra di Manuel Garcia O'Kelly, che insieme a una ristretta cerchia di abitanti delle città sotterranee della Luna, capeggia la rivolta della colonia contro la dispotica Terra con l’assistenza di un computer senziente, uno dei primi della narrativ