MILES. L'AUTOBIOGRAFIA di Miles Davis e Q. Troupe: autobiografia free

Miles. L'autobiografia (1989) non può lasciare indifferenti. Miles Davis l'ha scritta con l'aiuto di Quincy Troupe (foto sottto), poeta esperto di jazz, che l'avrà pure aiutato, ma chissà se va a suo merito il fatto dal momento in cui si inizia questa favolosa autobiografia è difficile staccarsene. Sembra di avercelo lì di fronte Miles Davis, che racconta le vette e gli abissi della sua vita sogghignando o mugugnando incazzato, magari suonando ogni tanto la sua tromba. Pare proprio di sentirlo, coi suoi intercalare privi di mezzi termini (" le ho detto di andarsene, alla troia ", " ero felice come un maiale nella merda " e via di questo passo) mentre ti racconta la gioia di suonare, o la difficoltà di essere un tossico, per di più nero, o l'egoismo sfrenato, o la sicurezza dei suoi mezzi e, costantemente per tutto il libro, la rabbia di chi appartiene alla razza oppressa per eccellenza degli Stati Uniti. Razza spregiata, quella nera, malgrado...